Trucco Permanente e Semipermanente.
Con i termini “trucco permanente” e “trucco semipermanente” facciamo riferimento alla micropigmentazione, una disciplina estetica che prevede l’inserimento di pigmenti specifici nel derma al fine di abbellire, correggere, migliorare tratti del volto e del corpo.
Origini e storia del trucco permanente
Si tratta di una disciplina molto antica, che affonda le sue radici nel mondo del tatuaggio. Viene importata in Europa da Carole Frank, estetista dedita ai viaggi, che, una volta approdata in Cina rimase favorevolmente stupita dal fatto che le attrici di teatro, stanche di applicare continuamente il classico make-up, avevano deciso di tatuarlo sul proprio volto.
Naturalmente a quei tempi non si teneva conto delle peculiarità della pelle, organo in continuo mutamento. Inevitabilmente, inserendo pigmenti non specificatamente studiati per il volto, si assisteva, nel corso degli anni, a un viraggio del risultato per forma e colore.
Con il passare del tempo, le tecniche hanno vissuto un notevole sviluppo, così come le strumentazioni e i pigmenti utilizzati. Gli operatori specializzati non optano più per colori da tatuaggio, bensì per pigmenti specifici le cui polveri hanno una dimensione inferiore ai 15 micron. Questa caratteristica permette ai macrofagi del sistema immunitario, le cui dimensioni sono superiori ai 20 micron, di fagocitarle, per poi espellerle.
Il processo di fagocitosi fa sì che il trattamento sia completamente reversibile. La scomparsa totale del pigmento si verifica entro un periodo di tempo di circa 2 anni.
Chi si può sottoporre ai trattamenti di trucco permanente?
I trattamenti di trucco permanente si rivolgono a uomini e donne di tutte le età.
Il risultato non solo può sostituire il make-up classico, offrendo colore e carattere al volto, ma può servire a camuffare e correggere asimmetrie, imperfezioni e discromie.
L’obiettivo è donare o ristabilire omogeneità cromatica e geometrica al volto, rispettandone i tratti morfologici.